La nascita del secondogenito, per quanto bella e piena di meraviglia, ha comportato l’ennesimo subbuglio familiare, e i lavori per riassestare il marasma casalingo sono ancora in corso.
Così, approfittando dell’imminente anniversario di nozze, abbiamo deciso di festeggiare regalandoci una vacanza in questo piccolo Eden.
E giovedì mattina il papi, pupone, pupetto ed io siamo partiti alla volta di Trapani.
Allontanandomi da casa sentivo una strana e piacevole sensazione, come se ad ogni metro che percorrevamo, rotolasse via un sasso dopo l’altro dal mio petto, e lentamente riprendevo a respirare.
Per credibilità nei confronti dei miei lettori, devo precisare che in base ai venti e alle ore della giornata, in città il mare può non essere pulitissimo a riva, e le spiagge sono piuttosto affollate, ma allontanandosi dal centro ci sono litorali mozzafiato dove l’acqua è sempre limpida e cristallina, e l’affluenza non è mai troppa.
Una su tutte quella di Macari, che già all’arrivo offre un belvedere spettacolare, dove abbiamo pensato bene di fare colazione osservando il panorama con un must della dolceria siciliana: il cannolo di ricotta della favolosa pasticceria Capriccio, dove vi consiglio di andare nel caso foste interessati a vedere questo angolo di Paradiso.
Nella zona di Macari, che si trova a circa quattro km dal centro di San Vito, è presente un servizio trenino-navetta (gratuito), adiacente a un grande parcheggio, che porta i bagnanti in tre diverse calette, e ogni quarto d’ora passa a recuperarli.
Il servizio è attivo dalla mattina fino al tramonto.
Non è un lido particolarmente accessibile ai bagnanti, ma è sicuramente affascinante da vedere.
Un’altro posto rinomato è la Riserva dello Zingaro, che oltre ad una natura affascinante e sconfinata, dispone di un mare da sogno.
Tra le attrazioni principali della città c’è il Faro, che si staglia bianchissimo su un cielo sempre terso.
La luce a San Vito rendeva le foto così belle da non avere bisogno di ritocchi o filtri.
Inoltre, per chi visita la città con bimbi al seguito, è presente un’area dedicata a loro proprio nei pressi del faro.
E’ un parco chiamato Baby Village all’interno della Pineta Bica, sotto una torre trecentesca, attrezzata per il divertimento dei bambini all’aria aperta.
Un’altra cosa che ci ha entusiasmati è stato vedere una scacchiera a grandezza naturale al centro della città, con tanto di turisti che giocavano a scacchi.
Ovviamente, la foto al pupone con gli scacchi dovevo farla.
E non poteva mancare la degustazione dei piatti tipici del territorio, come il Cous-Cous di pesce e le Busiate al tonno fresco e mandorle. Una vera bontà.
La nostra scelta è stata indirizzata in tal modo per via dello svezzamento di Ale e per gli orari di sveglia di Edo. Non credo che in un albergo ci avrebbero permesso di fare colazione alle sei del mattino.
Sto ancora applicando cortisone sul piedino, che dopo poche ore era abbastanza gonfio.
Adesso va meglio, ma ho imparato che non mi allontanerò più da casa senza crema al cortisone e antistaminici.
E lo consiglio vivamente anche a voi.
In ogni caso ci siamo divertiti tanto.