Ovunque tu sia…..

“Avrei trovato molte più risposte, se avessi chiesto a te, ma non fa niente. Non posso farlo ora che sei così lontana…”

Marco Mengoni

 

Ieri era il 2 Novembre. Un giorno così triste e intriso di amara realtà. Se poi si aggiunge la strage di Manhattan, il nostro pensiero non può che andare a tutti i defunti che ci hanno lasciato.

Mi sono sempre ritenuta abbastanza fortunata, perché il tema morte mi passava accanto senza toccarmi troppo da vicino.

I miei nonni paterni non li ho mai conosciuti, e l’unica mia perdita è stata mia nonna Lucia, poco più di dieci anni fa. Tanta tristezza che avevo sfogato immediatamente.

Quest’anno, però, nella nostra famiglia abbiamo subito due perdite, la nonna materna di mio marito, Maria, e la mia, Teresa.

Il Pupone ha conosciuto entrambe, e spesso fa domande su di loro, per capire meglio dove siano finite.

Gli ho spiegato che il loro corpo è al cimitero, e che la loro anima, invece, è andata a giocare con Gesù.

Per un bimbo di tre anni e mezzo è un pò difficile capire l’argomento, e per noi genitori è complicato affrontarlo. Inoltre, abitando in luoghi differenti da dove sono sepolte, non è possibile andare a trovarle.

Così, per questo giorno, ho deciso di fare nostra un’usanza siciliana: i MORTICINI.

Infatti, qui in Sicilia, per il giorno dei morti, vengono regalati ai bambini dei giocattoli oppure dei soldi.

Ho deciso di adattare questo costume al mio nucleo familiare.

PERDE9341

Quindi, dopo aver svuotato una zucca, tipica di Halloween, ho preso dei piccoli regali. Una maglietta di Gattoboy infilata in una tovaglietta da colazione, per il Pupone, e delle bavette  chiuse in una scatola, per Rambo. Ho posizionato questi regali vicino alla zucca. Non li ho incartati. Li ho chiusi solo con un fiocco, perché in quel modo ho cercato di spiegare al primogenito il senso della vita e della morte.

Di come gli involucri nudi fossero il corpo sepolto, che avvolgeva semplicemente l’interno, qualcosa da conservare, di vivo ed eterno.

Sostengo l’educazione cattolica, non solo per il mio credo, ma affinché possa dare tranquillità e sicurezza ai miei bambini prima di andare a dormire.

Così, prima di scartare i regali, abbiamo detto una preghiera per tutti i nostri cari che non ci sono più. Per sentirli vicini almeno un pò.

E per continuare a ricordarli, nel pomeriggio, abbiamo preparato dei biscotti con dei cutters tipici di Halloween.

Il prossimo anno vorrei farne alcuni tipici dei luoghi in cui vivevano le bisnonne. Sono a favore dei rituali e nel conforto che essi danno.

IMG_8952

Inizio a capire perché altrove festeggino i funerali. E’ un modo come un altro per mantenere viva la memoria delle persone care e per sopportare la malinconia che accompagna la loro assenza.

Tutto questo l’ho fatto anche per me. Perché io quel dolore di fine Marzo non riesco ancora a viverlo fino in fondo.

Arriva lì, a sorpresa, mentre ascolto una canzone ferma in macchina davanti a un semaforo, o mentre preparo la colazione ai miei bambini, oppure, ancora, mentre un ricordo attraversa la mia mente e si inanella a mille altri.

Quelle lacrime restano legate agli occhi, mentre lo stomaco, per non provare altra sofferenza, cerca di spingerle più su. Ma io, ostinatamente, le blocco lì, in quello spazio vuoto tra il cuore e la gola.

Quando sarò meno fragile di adesso, mi permetterò di lasciare andare il pianto verso questa sofferenza.

Per adesso, cara nonna, ovunque tu sia, sappi che ti penso….spesso e di più!

P.S. I biscotti erano allo zenzero. Sono venuti così piccanti che ti sarebbero piaciuti…

 

4 pensieri riguardo “Ovunque tu sia…..

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...