Della Sicilia, ormai, sono cittadina adottiva. L’ho vista quasi tutta e lentamente inizio a riconoscerne anche i vari accenti. Mi sento quasi parte dell’isola, come se avessi inglobato nella mia cultura anche questa terra e i suoi costumi.
Alcune città, soprattutto quelle che si affacciano sul mare, sono dotate di un abbagliante magnetismo senza eguali al mondo.
Tra queste non può che esserci Taormina.
Ho scoperto che solo vivendo a lungo in un posto vengono fuori le realtà del territorio e la vera storia di esso.
Quindi, se di Taormina vengono elencati fascino, bellezza, cultura, personaggi famosi ed eventi eclatanti, in ultimo il G7 di quest’anno, in realtà questa città custodisce uno scandaloso retroscena. Wikipedia vi accenna delicatamente, come un graffio distratto sulla tela perfetta di un pittore.
Invece, parlando con una mia amica che vive nella rinomata città siciliana, è venuto fuori che Taormina, dietro le quinte, ha un passato molto più trasgressivo del previsto. Non che ci sia da scandalizzarsi ancora di qualcosa o che io sia una puritana, assolutamente no.
Ero solo curiosa di approfondire l’argomento e documentandomi ho capito che aveva proprio ragione.
Infatti, per citare un caso su tutti, non so se ne siete a conoscenza, il famoso libro L’amante di Lady Chattrley di David Harbert Lawrence, ambientato in Inghilterra, in vero si riferisce proprio alle licenziose avventure di sua moglie, la baronessa Frieda Von Richthofen, con il bel mulattiere di Taormina Peppino D’Allura, relazione avuta proprio nei due anni in cui la coppia ha vissuto nella provincia messinese.
La vera storia è stata svelata e portata alla ribalta dal giornalista-scrittore Gaetano Sanglimbeni.
Ho letto un articolo molto interessante a riguardo e da cui ho tratto tale fonte, di cui vi lascio il link nel caso in cui foste interessati a leggerlo: www.gazzettinonline.it
Pare che la Baronessa fosse solita intrattenere rapporti extraconiugali, e che il marito li trovasse normali e bizzarri a tal punto da scriverne in maniera dettagliata.
Taormina ha ospitato le passioni di svariati artisti, oltre che le perversioni della famiglia Lawrence, ma di quei dolci e audaci giorni non restano altro che gli incredibili edifici, uno straordinario panorama e le strade colorate e vive della collina più bella d’Italia.
Attraversando Taormina non si può non restare ammaliati dai sontuosi balconi, che assumono stili diversi in base alle varie dominazioni subite nel corso dei secoli dalla regione, oppure perdersi tra i bellissimi negozi che offrono vetrine sempre molto chic e alla moda, o lasciare andare lo sguardo verso Giardini-Naxos, oppure ancora respirare la vita di un tempo che trasuda da ogni singola pietra.
E sinceramente, quello che fanno o facevano tali personaggi nel proprio letto, può incuriosire, ma è del tutto marginale a tanta maestosa meraviglia.
Trovo molto più coinvolgente e prezioso il contributo e il lascito culturale che hanno donato al mondo e a tutti noi.
Voi che ne dite?
A presto…