Reggio Calabria e il chilometro più bello d’Italia.

Anche se sono nata in Calabria, in realtà, questa è una regione che non conosco davvero bene, in quanto non ho avuto modo di trascorrerci molto tempo, se non durante le vacanze estive o natalizie. Le specialità che nel tempo ho imparato ad apprezzare maggiormente sono  per lo più quelle culinarie.

Da quando sono arrivata a Messina ho toccato poche volte la terra ferma. Alcune di queste hanno visto il mio approdo proprio a Reggio Calabria. Ignoravo quanto questa città potesse offrire. Spesso siamo vittime di stereotipi che ci offuscano la mente di pregiudizi.

Invece, girando per le sue strade, si ha modo di trovare negozi molto carini e un ordine insolito per una città del Sud. Purtroppo solo poche riescono davvero a rendere curate le proprie vie.

L’ultimo angolo dello Stivale dispone di alcune perle di raro fascino. Tra queste spicca il recente ritrovamento dei Bronzi di Riace, esposti nel Museo Nazionale della Magna Grecia che, dopo un sapiente restauro, ha saputo rendere giustizia al fascino di tali reperti. Entrando all’interno della galleria sembra di perdersi in un’altra epoca, tra statue e oggetti antichi di vario genere.

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Un’altra attrattiva del posto è il Lungomare Falcomatà, dedicato al sindaco che diede vita alla “Primavera di Reggio”, periodo di grande rinascita della città calabrese.

Lo scrittore Gabriele D’Annunzio lo descrisse come “il chilometro più bello d’Italia”, e aveva tutte le ragioni per farlo.

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Su questa striscia di terra, oltre al verde rappresentato da palme esotiche e caratteristiche piante grasse, è presente anche l’Arena dello Stretto, un Teatro moderno a imitazione di quelli greci, che si affaccia direttamente sul mare. A vederlo sembra di tornare indietro nel tempo e di essere pronti ad assistere ad una rappresentazione classica.

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Ho provato questa sensazione solo quando ho visto la Medea di Euripide presso il Teatro Greco di Siracusa. (Un’esperienza che vi consiglio assolutamente di vivere. Di solito gli spettacoli vengono messi in scena nel mese di Giugno.)

Infine, non può mancare la meraviglia più grande: lo Stretto, che domina la città con i suoi venti e i suoi colori. Ciò che mi attrae di questo mare è l’intensità del blu, come se uno scribacchino distratto avesse buttato quintali d’inchiostro dal traghetto, così da rendere l’acqua tanto scura e misteriosa.

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E quando pure un bimbo si perde nell’intensità dell’orizzonte, capisci che la magia è realtà e non solo la tua immaginazione.

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