Come organizzare il tempo (con tre bambini).

Ero in penombra, nella stanza dei miei bimbi, seduta sulla poltrona a dondolo vicino al letto di Edo, che dormiva profondamente. Avevo in braccio Ale e Viola. Entrambi piangevano. Lei per la fame. Lui per il sonno interrotto. E’ stato un momento triste. Un momento di disperazione.

Non sapevo cosa fare.

Poi ho agito. Li ho portati entrambi in cucina. Ho preparato il biberon per Viola. Ale piangeva aggrappato a una mia gamba. Dopo ho avvicinato due sedie. Su una ho fatto sedere Ale e sull’altra io, accanto a lui, con Viola in braccio mentre le davo da mangiare. Si sono calmati entrambi e siamo andati avanti….

Era uno dei miei momenti peggiori, di quelli in cui senti di perdere pezzi e di non concludere nulla. Dove strati di frustrazione si accumulano l’uno sull’altro e dove non si vede la via d’uscita.

Avevo la costante sensazione di non avere tempo. Avvertivo di essere risucchiata in ogni fibra del mio corpo. Come se i pensieri non mi appartenessero più. Come se il mio cervello non avesse altra funzione che quella di far sopravvivere tre bambini.

Per me è difficile essere solo una mamma, e non perché ho una laurea. E’ difficile perché mi piace essere anche altro. Adoro scrivere, creare e perdermi nei sogni che voglio almeno provare a realizzare. Poi quel che verrà sarà. Ma almeno devo provarci. DEVO! VOGLIO FARE!

E proprio allora ho pensato che qualcosa doveva cambiare. Non potevo continuare a risicare tempo che non trovavo, minuti che scappavano troppo velocemente e spazi che non esistevano. Mi sembrava un affanno continuo e inconsistente.

Allora, tra una poppata e l’altra, ho iniziato a guardare video interessanti in cui spiegavano come gestire il tempo, ma nulla che fosse completamente al caso mio.

Ho usufruito, però, di qualche consiglio scovato in rete, e mi sono costruita un personale metodo organizzativo, tenendo ben presente le esigenze della mia famiglia.

Ovviamente, con una neonata per casa (spesso in braccio), non posso pretendere da me stessa sforzi sovrumani.

Almeno per il momento, ho articolato le mie giornate in maniera produttiva al massimo delle mie possibilità.

Come ci riesco?

Innanzitutto, al mattino, dopo aver accompagnato Edo e Ale a scuola, torno a casa e, appena Viola me lo permette, preparo un caffè e faccio una lista di ciò che devo realizzare durante la giornata.

Parto sempre da ciò che è più urgente fare per la casa (perché con tre figli è come mandare avanti un’azienda. Se ti fermi sei perduto). Esempio: sterilizzare i biberon, caricare la lavatrice, rifare i letti.

Poi passo a ciò che farò per me. Esmpio: scrivere sul blog, ceretta, shampoo.

Poi ordino il tutto in priorità. Esempio:

  • Sterilizzare i biberon
  • scrivere sul blog
  • rifare i letti
  • shampoo
  • caricare la lavatrice
  • ceretta

Questa visione di insieme mi dà un’idea di come organizzarmi. Di solito i primi due step hanno la precedenza, perché lo shampoo posso decidere di farlo anche il giorno dopo, se non sono in condizioni pietose, altrimenti metterei SHAMPOO in cima alla lista. I letti posso rifarli mentre controllo che Viola si addormenti nel suo lettino; la lavatrice posso caricarla anche con Viola in braccio (tanto noi mamme abbiamo i super poteri e, soprattutto, i muscoli di Hulk). La ceretta è ahimè anche quella in fondo alla lista, perché donna baffuta sempre piaciuta. Scherzi a parte. Bastano dieci minuti per quella e, come per lo shampoo, se è urgente sarà la prima cosa che farò APPENA AVRO’ TEMPO.

Sì, perché si tratta di accettare che comunque con dei bimbi piccolissimi non si può fare tutto e non tutti i giorni. E questo deve andarci bene per forza, altrimenti bisogna farsi aiutare da una tata, ma sappiamo bene che a volte anche gli aiuti esterni non sono sufficienti, perché la mamma è sempre la mamma.

Ho scoperto che in questo modo riesco a fare molte più cose di quanto mi aspettassi, e che ho molto più tempo a disposizione.

Altri trucchetti salva tempo li ho trovati su un interessante video di Chiara di Machedavvero. Ricordate l’intervista che le avevo fatto? Rimane sempre una delle mie fonti di ispirazione maggiore.

Nel suo video realizzato in collaborazione con un’altra blogger, Alice’s lifestyle, parla dell’utilizzo di un timer. Sarebbe la tecnica del pomodoro (chiamata così perché ricorda la forma del timer da cucina).

Quando volete sfogliare i social, impostate un timer di dieci minuti, e al suonare di esso tornate ai vostri obiettivi. Spesso i social ci risucchiano le giornate, quando invece basta  controllarli molto meno.

La stessa cosa potete farla per il vostro lavoro. Se avete qualcosa da fare, che sia una mansione manuale o al computer, datevi un tempo. Ad esempio 30 minuti, dopo il quale fare 5/10 minuti di pausa, e poi riprendete, ma in quei 30 minuti dedicatevi solo al vostro lavoro senza distrazione alcuna. In questo modo avrete prodotto molto di più di quanto immaginiate.

Spero che questi piccoli consigli possano aiutare anche voi a sentirvi più realizzate e ad andare a letto la sera pensando: Però che brava che sono stata oggi. Ho portato a termine (quasi) tutti gli scopi che mi ero prefissata. E usare parole gentili con voi stesse è un’altra cosa che vi farà stare meglio.

A presto!

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