Amo viaggiare da sempre. Trovo che il tragitto sia già emozionante di per sé. Mi piace osservare il paesaggio, guardare le nuvole che cambiano dal finestrino, percepire il tempo che perde o acquista gradi da regione a regione, vedere le case dall’alto di un aereo e i binari vissuti dal passaggio dei treni. E poiContinua a leggere “Io abito al mare”
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Gli altri non sanno
Viareggio, luglio 2019 La pelle flaccida della mia pancia si riversa sulla piega che si è formata dopo l’ultima gravidanza. La vedo lì, sopra il pube, ogni volta che mi capita di piegarmi davanti a uno specchio. Mi disturba fino a un certo punto, perché in fondo mi ricorda quanta vita mi ha attraversato in così pocoContinua a leggere “Gli altri non sanno”
Il diritto alla non gratitudine
Ogni sera, prima di sedere a cena con la mia famiglia, mi sento come Didone che avanza verso la pira. So già che appena toccata la sedia partiranno una serie di richieste a raffica per le quali dovrò alzarmi almeno cinque o sei volte prima di afferrare la forchetta, e dopo il primo boccone ceContinua a leggere “Il diritto alla non gratitudine”
Quel tempo per me.
Da tanto tempo non scrivo di argomenti leggeri e “frivoli”, come la ricetta di un dolce o dei ricordi di un viaggio. Ho provato a rifarlo, ma avevo un blocco enorme. La mia malattia non mi ha permesso di farlo. Ai miei occhi sembrava tutto così futile e superficiale, pur sapendo che non è così.Continua a leggere “Quel tempo per me.”
Bipolarismo: perché parlarne.
Ormai sono tre anni che parlo della mia depressione. Vi ho raccontato di quella post-partum e dei drammatici bassi che ho raggiunto. Ho scritto addirittura un libro su quanto profondo sia stato il baratro che mi ha risucchiata. Ho solo accennato, invece, per lo più sui social, alla diagnosi che ho ricevuto in fondo alContinua a leggere “Bipolarismo: perché parlarne.”
Una parola per le mamme
È iniziata così. Avevo appena riposto gli avanzi della cena in frigorifero. In un attimo, una prepotente e subdola stanchezza mi ha imposto di accasciarmi a terra. Avevo la schiena appoggiata contro il pannello grigio del congelatore, le gambe rannicchiate verso il petto e le mani sulle ginocchia. Ero disorientata da quella tristezza arrivata così,Continua a leggere “Una parola per le mamme”
Quello che ti può uccidere…
Infida e silenziosa è la mano che si è appoggiata sulle nostre vite coprendole di un veto inoppugnabile. Ci siamo arresi quasi subito a un potere più grande di noi, quello della sopravvivenza. E’ stato inevitabile. E’ stato giusto così. A capo chino, chiusi nelle nostre case, abbiamo dovuto fare spazio tra giorni e angoliContinua a leggere “Quello che ti può uccidere…”
Lutto perinatale, un vuoto di cui parlare.
Uso questo titolo, che è lo stesso di uno dei miei ultimi post su Instagram, perché sul lutto perinatale c’è proprio un vero VUOTO. Il lutto perinatale consiste, in breve, nella perdita di un figlio prima o dopo la nascita. Alcuni considerano addirittura lutto perinatale fino al primo anno di vita del bambino. Nessuno neContinua a leggere “Lutto perinatale, un vuoto di cui parlare.”
#GliAltriNonSanno
“Mi ha appena picchiata. Sono sotto la doccia a levare il sangue che esce dalla bocca e dall’attaccatura dei capelli. Questa volta ha usato il ferro da stiro. Prima colpiva solo sui fianchi o in posti in cui gli altri non si sarebbero accorti della violenza. Adesso non posso incontrare nessuno che faccia domande oContinua a leggere “#GliAltriNonSanno”
Nel tempo ritrovato. (Isolamento da Covid-19 – parte prima)
“Mamma, è una bella giornata?” “Sì, oggi il tempo è bello.” “Andiamo a scuola?” “NO, dobbiamo restare a casa.” “Restiamo a casa per il virus?” “Sì.” “Il virus fa paura?” Rifletto sempre prima di rispondergli, ma poi prevale il mio maledetto bisogno di essere sincera. “Sì, questo virus fa paura. Fa tanta paura.” Poi gliContinua a leggere “Nel tempo ritrovato. (Isolamento da Covid-19 – parte prima)”