È iniziata così. Avevo appena riposto gli avanzi della cena in frigorifero. In un attimo, una prepotente e subdola stanchezza mi ha imposto di accasciarmi a terra. Avevo la schiena appoggiata contro il pannello grigio del congelatore, le gambe rannicchiate verso il petto e le mani sulle ginocchia. Ero disorientata da quella tristezza arrivata così,Continua a leggere “Una parola per le mamme”