Non voglio dimenticare le tue espressioni buffe e l’imitazione della mia voce.
Non voglio dimenticare la tua faccia mentre esclami Che succo delizioso!
Non voglio dimenticare il tuo tono autoritario che ordina Alziti, mammina!
Non voglio dimenticare le tue manine tese mentre ti metto lo smalto.
Non voglio perdermi i tuoi balli su ogni nota che circola nell’aria.
Non voglio dimenticare la domenica mattina quando mi chiedi Ci facciamo belle? E trascorri mezz’ora a scegliere l’outfit, neanche avessi quindici anni.
Non voglio nemmeno dimenticare i tuoi abbracci forti, guancia a guancia. Io e te così siamo invincibili.
Non voglio dimenticare le mattine presto con te in braccio, perché Il latte me lo dai tu, mamma.
Non voglio scordare la tua rabbia distruttiva quando le cose non vanno come vuoi, ché dimostri già che donna determinata sarai.
Non voglio dimenticare le tue carezze prima di dormire.
Non voglio dimenticare la tua vocina quando mi togli un libro dalle mani e dici Adesso “leggio” io!
Non voglio distrarmi mentre ridi a crepapelle insieme ai tuoi fratelli; e desidero gustarmi lo spettacolo dell’intesa simbiotica con Alessandro, e quella più soft e affettuosa con Edoardo.
Di questa età così tenera e dolce, sempre sul filo dell’opposizione, ma ricca della tua piena espressione, perché priva di costrutti sociali e regole finto morali che ancora non conosci, sì di questa età non voglio dimenticare niente. E se rileggo i primi punti, mi accorgo che sei già cambiata. Mi stai già mancando. Allora resto ancora un pò qui con te, ad annusare il tuo profumo da bambina, che ancora non conosce davvero la vita fuori dalle mie braccia.